giovedì 30 luglio 2009

News

Globalproject->http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Blitz-dei-precari-della-cultura-Tutti-a-Venezia/1545

Ansa-> http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1622172000.html

Venezia 66. - FUS, proteste alla presentazione del Festival -> http://www.35mm.it/notizie/venezia-66.-fus-proteste-alla-presentazione-del-festival.html

Fus, la protesta del cinema italiano-> http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/venezia-2009/protesta-per-il-fus/protesta-per-il-fus.html

La 66ma Mostra di Venezia apre all'insegna della protesta-> http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=5823:la-66ma-mostra-di-venezia-apre-allinsegna-della-protesta&catid=88:cinema-teatro&Itemid=280

Unonotizie-> http://www.unonotizie.it/6652-venezia-mostra-del-cinema-e-global-beach-quest-anno-vediamo-un-altro-film.php

Video-> http://www.c6.tv/archivio?id=5559

Video intervista-> http://www.youtube.com/watch?v=4e0yGs_KCt0

Dichiarazioni di Accorsi-> http://www.mymovies.it/cinemanews/2009/14143/

Manifesto-Tempo di Global Beach-> http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090731/pagina/15/pezzo/256327/

Irruzione di Global Beach alla conferenza stampa nazionale della Biennale di Venezia.

Questa mattina alla conferenza stampa nazionale a Roma della 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica c'è stato un fuori programma. Prima che il Presidente della Biennale Paolo Baratta e il Direttore del Settore Cinema Marco Müller riuscissero a prendere parola sono saliti sul palco gli attivisti di Global Beach, la spiaggia occupata (la prima edizione fu nel 2004) dagli attivisti dei centri sociali al lido di Venezia, a pochi passi dalla Mostra del Cinema. Malgrado gli svariati tentativi di cacciarli, prende la parola Gaia: "Nel tempo della crisi e dell’attacco governativo a cultura, spettacolo, ricerca e formazione, di cui il previsto taglio al FUS è solo l’ultimo pesantissimo esempio, noi abbiamo deciso di mettere a disposizione lo spazio di global Beach a tutte le componenti dello spettacolo che si stanno mobilitando in queste settimane, ai precari della cultura e della formazione, agli studenti per costruire insieme una nuova soggettività capace di creare mobilitazione e progettualità e che sappia appropriarsi del grande palcoscenico della Mostra del Cinema.
In un clima generale, caratterizzato dal continuo disinvestimento pubblico nella cultura, Venezia rappresenta un modello singolare, ma non meno problematico poiché, prima di tutto, la città non è affatto immune dai tagli governativi: lo stesso bilancio della Fondazione Biennale subirà nel 2009 una decurtazione di tre milioni di euro nei trasferimenti dallo Stato e la stessa stagione lirica e sinfonica del Teatro La Fenice è messa seriamente in discussione." continua Gaia: "Pensiamo inoltre alla dismissione reale in corso dell’università e della ricerca. Singolare poiché la cultura (arti visive, cinema, teatro, architettura, design e la formazione superiore legata a queste discipline) è giustamente compresa, non quale accessorio, ma quale dispositivo di produzione di ricchezza. Questi tagli vanno ad aggravare un sistema che, a dispetto dei milioni e milioni di euro messi in circolo, si basava già su di una precarizzazione selvaggia del lavoro vivo culturale. Concludo invitando nuovamente tutti a Global Beach dal 1 al 13 di settembre."

Per contributi, adesioni e quant’altro: globalbeach09@gmail.com
Per info: http://globalbeach2009.blogspot.com/

mercoledì 29 luglio 2009

Riqualificazione urbana attraverso l'autorecupero

Il Laboratorio occupato Morion ed il cantiere di Rebiennale insieme ad Anomalie urbane/IUAV operano per una riqualificazione urbana attraverso l'autorecupero dei materiali della Biennale. L'intervento nella città e in laguna si realizza nelle case e negli spazi occupati, nei quartieri e all'università di architettura di Venezia ed è volto alla residenzialità ed al turismo sociale come forme dell'abitare nel rispetto delle risorse energetiche e ambientali e del territorio, beni comuni. Questa esperienza connessa ai cicli di formazione e ad una produzione culturale riconosciuta a livello internazionale ed europeo parteciperà alla costruzione di Globalbeach grazie al contributo del collettivo Exyzt ed al percorso di Planet K sia nella Biennale d'arte contemporanea 2009 che alla Mostra internazionale del Cinema.

GlobalBeach

I lavori di autorecupero della spiaggia a S.Nicolò Lido di Venezia sono iniziati nel 2004; dopo anni di abbandono, la spiaggia un tempo in concessione alla polizia ed attualmente di proprietà demaniale, è diventata uno spazio di incontro, di scambio e di confronto che appartiene alla città ed a tutti coloro che visitano Venezia in occasione della Mostra del Cinema.

Questa zona di valore naturalistico è invasa dal cantiere di una grande opera, il Mose, ed assediato dall’industria balneare. Solo grazie alla sperimentazione ecosociale che ha permesso l'uso comune della spiaggia, nel 2005 si sono svolti i lavori di bonifica che l'hanno liberata dalle
strutture in amianto.

I luoghi di accoglienza e le strutture che ospitano gli incontri, gli eventi musicali, artistici e le proiezioni di GlobalBeach 2009 sono realizzati e costruiti dal Sale-docks, Laboratorio Morion e dal Rivolta (Marghera).

Come raggiungere GlobalBeach:
Ferryboat dal Tronchetto per raggiungere il Lido con i
propri mezzi di trasporto.
Da Piazzale Roma e Stazione FS S.Lucia (Venezia) con vaporetti direzione
Lido, da Santa Maria Elisabetta (Lido) autobus A o B direzione S.Nicolò.
I mezzi pubblici funzionano giorno e notte.

martedì 28 luglio 2009

Invito a GLOBAL BEACH

We want our money back!

VENEZIA 2009

...Quest’anno vediamo un altro film...

Dal 1° al 13 settembre, il Lido di Venezia non sarà solo sinonimo di Mostra del Cinema. Quest’anno ritorna Global Beach, alla sua quarta edizione.

Global Beach è una spiaggia di proprietà del Demanio Militare, abbandonata al degrado da quindici anni, che dal 2004 viene temporaneamente occupata nel periodo della Mostra.

Global Beach non significa, solamente, la possibilità di poter campeggiare a prezzi economici in un Lido inaccessibile ai più, lo spazio dove respirare un clima diverso rispetto alla patinata superficie della kermesse ufficiale o dove partecipare ad iniziative culturali indipendenti e di qualità.

Nel tempo della crisi e dell’attacco governativo a cultura, spettacolo, ricerca e formazione, la nostra ambizione è che Global Beach possa trasformarsi in un’occasione unica di incontro, confronto e mobilitazione di esperienze tra loro differenti, ma, allo stesso tempo, capaci di connettersi in una logica di potenza e innovazione.

Stiamo parlando di esperienze quali l’Onda Anomala studentesca, il movimento dei lavoratori dello spettacolo che sta contestando i tagli al FUS e che ha già indicato la Mostra del Cinema come appuntamento chiave e la galassia dei lavoratori precari delle grandi istituzioni culturali veneziane, tra i quali gli “interinali” della Biennale che, domenica 26 luglio, hanno dato vita per la prima volta ad un partecipatissimo sciopero proprio di fronte ai cancelli dell’esposizione.

Del resto, noi stessi che proponiamo Global Beach siamo, in maggioranza, studenti universitari, precari della cultura e dello spettacolo o lavoratori del turismo, tutti dunque legati a doppio filo all’economia culturale del brand Venezia.

Proprio la storia veneziana degli ultimi danni è stata profondamente segnata da una strategia informale di sviluppo legata all’investimento sulla cultura contemporanea. Una strategia che ha messo in circolo investimenti ingentissimi e che ha coinvolto soggetti pubblici, privati, nazionali e internazionali.

Il FUS è solo l’ultimo pesantissimo esempio, ma pensiamo al fatto che lo stesso bilancio della Fondazione Biennale subirà nel 2009 un taglio di tre milioni di euro nei trasferimenti dello Stato, e pensiamo alla dismissione reale in corso dell’università e della ricerca: in un clima generale, caratterizzato dal continuo disinvestimento pubblico nella cultura, Venezia rappresenta un modello singolare, ma non meno problematico.

Singolare poiché la cultura (arti visive, cinema, teatro, architettura, design e la formazione superiore legata a queste discipline) è giustamente compresa, non quale accessorio, ma quale dispositivo di produzione di ricchezza.

Problematico poiché, prima di tutto, la città non è affatto immune dai tagli governativi: lo stesso bilancio della Fondazione Biennale subirà nel 2009 una decurtazione di tre milioni di euro nei trasferimenti dallo Stato e la stessa stagione lirica e sinfonica del Teatro La Fenice è messa seriamente in discussione. In secondo luogo questi tagli vanno ad aggravare un sistema che, a dispetto dei milioni e milioni di euro messi in circolo, si basava già su di una precarizzazione selvaggia del lavoro vivo culturale.

E’ proprio a questo lavoro vivo culturale (che comprende anche gli studenti) che vorremmo offrire Global Beach come quartier generale”, luogo di incontro, di confronto , anche pubblico, tra diverse esperienze, nella speranza di poter contribuire con la nostra piattaforma alla costruzione di una soggettività nuova e con la volontà di organizzare una efficace mobilitazione, che sappia appropriarsi del grande palcoscenico della Mostra del Cinema.

Dunque, questo appello è un invito: a tutte e tutti, arrivederci a Global Beach. Ma, soprattutto, vi chiediamo di contribuire fin da subito con le vostre proposte alla costruzione del programma di Global Beach.